Scoprite i capolavori che compongono questa scenografia.

Per nome ed eleganza, l’hotel si è ispirato alla persona che porta uno dei cognomi più illustri della Spagna meridionale. Alicia Padierna de Villapadierna Klein, nobildonna di Marbella, era la figlia del Conte di Villapadierna: il cognome risale agli inizi del Medioevo e contraddistingue una delle casate delle Asturie che presero parte alla Reconquista, oltre ad essere il nome dei cavalieri di Santiago e dei signori del castello di Villapadierna a Tierra de Campos. La madre era Alicia Klein, figlia di un importante finanziere con contatti con i banchieri alsaziani e i pionieri del golf che vinsero il campionato spagnolo svoltosi a Guadalmina nel 1968.
Il matrimonio di Alicia Padierna de Villapadierna Klein con l’albergatore Ricardo Arranz segna l’inizio di un progetto comune: la creazione di un rifugio che avrebbe fatto da punto di incontro tra lusso e storia. Alicia è stata la musa di Ricardo. L’eleganza e le idee di Alicia hanno trasformato il sogno in realtà, plasmando un hotel che è un tributo alla passione e alla devozione di Ricardo per Alicia.

Negli anni ‘90, Ricardo acquista un immobile non edificato a Benahavís, con il proposito di realizzare un golf resort mirato agli intenditori del lusso della Costa del Sol e affiancato da ville e appartamenti residenziali di altissimo livello.
L’obiettivo lungimirante di Ricardo prende forma grazie al sostegno dell’architetto Eddie Gilbert, che per un certo periodo collabora con il grande designer di interni di Marbella Jaime Parlad per dare vita a quello che oggi è l’Anantara Villa Padierna. Il risultato di questo geniale binomio ha riportato a Marbella eleganza, raffinatezza e gusto.
Oggi, il complesso di Villa Padierna è il frutto di svariati influssi e interventi comprendenti l’impronta dell’architetto messicano Marcos Sainz, formatosi con Noldi Schreck (con cui ha poi progettato Puerto Banús) e responsabile di numerosi altri progetti successivi per Anantara.